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LA PSICOLOGIA DELL’ENNEAGRAMMA

LA PSICOLOGIA DELL’ENNEAGRAMMA

 

Claudio Naranjo e Paolo Quattrini:
l’enneagramma e la psicoterapia della Gestalt

In “nevrosi e carattere” Claudio Naranjo presenta l’ipotesi che il nostro conflitto di base, e il modo fondamentale di essere in disaccordo con noi stessi, nascano da un’interferenza con l’autoregolazione organismica operata dal carattere.

Secondo l’autore

Il carattere, definito come una cristallizzazione difensiva della fluidità naturale, risulterebbe dall’inflazione e cronicizzazione di una funzione psichica

(Paolo Quattrini, “Carattere e quotidianità”, art. in “I disagi dell’amore”, numero 44/45 della rivista Informazione Psicologia, Psicoterapia E Psichiatria, pag 16).

La “dominanza” di una funzione sulle altre

In ciascun enneatipo diventa predominante una delle nove funzioni. Le funzioni psichiche anziché convivere pacificamente in modo democratico vengono tiranneggiate da una di loro che s’impossessa del potere, diventa ipertrofica ed esageratamente grande. La funzione tiranna condiziona anche la percezione della realtà dell’individuo che abita e si crea un circolo vizioso da cui è difficile uscire.

Se una funzione rimane in primo piano più del necessario, si altera infatti quell’autoregolazione che non solo permette all’organismo la vita, ma anche la libertà.
A quel punto non si vive più per vivere, ma si vive per la funzione, come quelli che tenevano la macchina per passare la domenica a lavarla.
Essere asserviti ad una funzione significa non avere più un organismo per fare quello che si vuole, ma essere un organismo al servizio di quella funzione. Il problema del carattere è insomma il problema della libertà.

(intervento di Paolo Quattrini in “Incantesimi portatili” di Andrea Fortina, Edigraf / Formello, Roma, 2004).

Quando il soggetto rimane intrappolato nel suo carattere

Sembra chiaro quindi che l’individuo è come intrappolato nella funzione dominante del carattere e non riesce a sfruttare a pieno il suo potenziale umano nell’incontro con l’ambiente.
La funzione dominante farà emergere sempre lo stesso bisogno senza distinguere lo sfondo e il contesto in cui l’organismo si trova.
A causa del carattere l’individuo perderà la capacità di autoregolarsi.

L’autoregolazione organismica
può essere compromessa dalla “tirannia” del carattere

E con autoregolazione organismica s’intende un sistema di organizzazione basato sull’emergere dei bisogni che sorgono dal contatto con l’ambiente.

Una funzione psichica che rimane troppo a lungo in primo piano diventa inamovibile.

Conclusioni: ipotesi di lavoro sul carattere

Allo stesso modo non è possibile cambiare il proprio carattere che è frutto di modalità messe in atto fin dai primi istanti di vita
Ciò che è possibile è ridimensionare la funzione dominante in modo che riemergano i veri bisogni dell’organismo e che ci si possa servire della nostra creatività per realizzare le nostre intenzioni di momento in momento.

Attraverso lo studio degli enneatipi e lavorando su di sé per la conoscenza del proprio enneatipo è quindi possibile smorzare un po’ la forza della funzione predominante e ristabilire in parte la democrazia.

Prima di descrivere le nove funzioni vorrei fare una distinzione più indifferenziata dei tipi rifacendomi a tre contenitori generali di queste nove funzioni.

Spero che questo breve articolo vi sia piaciuto, presto il seguito. Chi volesse lasciare un breve commento è il benvenuto.

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